23
giugno
Social responsibility

Diamo luce alla ricerca, Palazzoli e Fondazione AIRC

PALAZZOLI E FONDAZIONE AIRC PER LA RICERCA SUL CANCRO

 
Le vicende di questi mesi hanno confermato la fragilità dell’essere umano davanti all’incertezza della malattia. La vita di molti, di tutti, è stata oltremodo stravolta in pochissimo tempo a causa di un virus che nella sua parvenza poco letale ha mietuto, e continua a mietere, numerose vittime in tutto il mondo sconvolgendo le certezze su cui abbiamo fondato le nostre esistenze.
 
Questo contesto evidenzia ancora di più la necessità di aumentare le conoscenze che abbiamo in campo medico e di investire nella ricerca e nelle professionalità in campo sanitario. E’ chiara a tutti l’urgente necessità di considerare la salute una reale priorità e di conseguenza strutturare piani e strategie che ne supportino lo sviluppo.
 
La pandemia di Covid-19 ha influito anche sui progressi della ricerca oncologica, sulla prevenzione e sulla cura dei pazienti, ma non bisogna dimenticare che il cancro è un‘emergenza a livello mondiale, con cifre spesso superiori a quelle di molte grandi epidemie: si stima che quest’anno in Italia saranno diagnosticati 377.000 nuovi casi, più di 1000 al giorno. 
 

IL NOSTRO CONTRIBUTO

Palazzoli ha deciso di orientare le sue azioni di responsabilità sociale a sostegno di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, con un progetto all’avanguardia in linea con la missione dell’azienda in campo imprenditoriale.

A gennaio del 2020 è nata “Diamo Luce alla Ricerca” (vai ai prodotti Palazzoli che contribuiscono alla ricerca), una partnership triennale che vedrà collaborare Palazzoli e Fondazione AIRC per supportare la sfida dell’immunoterapia applicata alla cura del tumore al seno.

Il Cavaliere del Lavoro Luigi Moretti, patron di Palazzoli, ha scelto di sostenere il progetto del Dottor Giampaolo Bianchini, responsabile patologia oncologica della mammella presso l’Ospedale San Raffaele e ricercatore AIRC presso la Fondazione Centro San Raffaele di Milano, impegnandosi così concretamente per garantire continuità e impulso al suo progetto di ricerca con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle donne colpite dal tumore al seno.